Alumni Ciels – Lucrezia e il lavoro di commerciale estero
Lucrezia: grazie allo studio professionalizzante delle lingue, riesco, come commerciale estero, a interfacciarmi al meglio con i clienti del mercato tedesco
Il lavoro come commerciale estero è impegnato costantemente su due fronti: promuovere beni o servizi dell’ente o dell’azienda dove lavora e saperlo fare in un contesto diverso da quello di origine, conoscendo approfonditamente la lingua e i meccanismi economici del mercato di riferimento.
Lucrezia è una nostra ex studentessa Ciels che abbiamo intervistato per farci raccontare come, per il suo lavoro, la formazione di nelle lingue e nella specializzazione la abbia aiutata a lavorare dov’è oggi.
Come ti chiami e che professione svolgi ora?
Ciao a tutti, mi chiamo Lucrezia e da poco più di un anno lavoro come commerciale estero in un’azienda, mi concentro principalmente sul del mercato tedesco.
Mi chiamo Lucrezia e da poco più di un anno lavoro come commerciale estero in un’azienda, mi concentro principalmente sul del mercato tedesco
Cosa hai studiato per arrivare alla tua professione?
Dopo il liceo linguistico, ho deciso di continuare con lo studio delle lingue, frequentando la triennale al Ciels Campus, focalizzandomi sull’inglese e sul tedesco.
Perché hai scelto Ciels Campus?
Ho scelto il Ciels Campus perché offriva un percorso di studi innovativo che non ho trovato in nessun’altra università. La possibilità di scegliere un indirizzo di specializzazione era stata la ragione principale per la quale ho scelto di immatricolarmi presso Ciels. Con mia sorpresa però, quello che più mi è piaciuto nei tre anni di università è stato lo studio delle lingue. Studio che, per fortuna, è molto più pratico che teorico. Scegliendo il percorso B, oltre alla traduzione e l’interpretazione dialogica, ho imparato anche le tecniche dell’interpretazione consecutiva. Ciels Campus offre degli insegnamenti che raramente si trovano in una triennale di mediazione linguistica, e penso sia questo a fare la differenza.
Cosa hai trovato di inaspettato che ti ha colpito?
Inizialmente, quello che più mi aveva colpito di Ciels Campus era la possibilità di scegliere un indirizzo. Personalmente ho scelto l’indirizzo criminologico, ma tutti gli indirizzi sono interessanti e professionalizzanti.
Un grande punto a favore sono i professori che lavorano attivamente nel settore, portando esempi ed esperienze tratte dalla loro vita professionale. Questo vale anche per i professori e le professoresse degli insegnamenti linguistici, sempre preparatissimi e pronti ad aiutarci nei momenti difficili.
Le lezioni sono divise molto bene nei vari gruppi: questo fa sì che non siano mai troppo affollate e che si riesca a seguire molto bene.
Ciò assicura anche che i professori riconoscano le nostre individualità e inizino pian piano nel corso del semestre a comprendere i nostri punti di forza e ci aiutino di conseguenza a superare le difficoltà, dando consigli pratici. Ogni lezione ci si mette alla prova: all’inizio può intimorire, ma poi ci si abitua, si prende confidenza e si inizia a credere nelle proprie capacità.
Come Ciels ti ha aiutato per la professione attuale?
Sarò sempre grata alle mie professoresse di interpretazione consecutiva e dialogica: le loro lezioni mi hanno dato le basi per poter ricoprire la posizione che ricopro oggi nell’azienda.
Le lezioni di interpretazione si concentrano su vari temi. Questo fa sì che nel corso dei tre anni si impari e si prenda dimestichezza con il lessico di vari ambiti.
In tedesco soprattutto c’è stato un grande focus sull’ambito commerciale e questa è stata la chiave per superare non solo il colloquio di lavoro, ma anche per affrontare la quotidianità lavorativa. Infatti utilizzo giornalmente il lessico imparato a lezione.
Lo studio dell’interpretazione consecutiva ha poi allenato il mio ascolto attivo, competenza fondamentale soprattutto nelle chiamate con i clienti: riesco a comprendere ciò che mi viene detto e a individuare il punto chiave e di conseguenza so su cosa devo focalizzarmi per poterli aiutare.
Scegli 3 aggettivi per descrivere la tua esperienza in Ciels e spiegali:
Tre aggettivi per descrivere la mia esperienza…
Inizierei con impegnativo: le lezioni sono più pratiche che teoriche. Questo implica un impegno costante durante l’intera settimana e non si limita alle lezioni. Può essere difficile riuscire a far conciliare tutto, ma poi l’impegno paga. Lavorando bene tutto l’anno si arriva agli esami finali preparati, perché la maggior parte del lavoro è stato fatto durante l’anno e a lezione.
Un altro aggettivo che userei è diverso: perché come accennavo prima, il percorso di studi a Ciels Campus è diverso da quello delle altre università di mediazione linguistica, c’è un approccio diverso allo studio delle lingue e all’applicazione professionale delle stesse.
Come ultimo aggettivo scelgo disponibile: fa riferimento in primis ai professori. Tutte le professoresse e i professori che ho incontrato sono sempre stati disponibili ad aiutarci, ascoltarci e consigliarci. Sicuramente questo è possibile solo perché le lezioni si svolgono in genere con un massimo di 30 studenti, così che ognuno abbia modo di intervenire e fare pratica.
Questo ultimo aggettivo è valido anche per gli altri studenti: si crea una grande coesione tra il gruppo, piano piano ci si conosce e si è sempre pronti ad aiutarsi a vicenda, sia durante l’anno che nella preparazione per gli esami. Ho sempre conosciuto ottime persone con cui confrontarmi, fare pratica assieme, chiedere consigli e studiare assieme.
Ringraziamo Lucrezia per la sua esperienza!
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