Suicidologia: Gestione dei comportamenti suicidari dal fenomeno alle dinamiche dell’emergenza

SUICIDIOLOGIA: GESTIONE DEI COMPORTAMENTI SUICIDIARI DAL FENOMENO ALLE DINAMICHE DELL’EMERGENZA

Sono aperte le iscrizioni per la seconda edizione del Corso di Perfezionamento e Aggiornamento professionale in SUICIDOLOGIA: GESTIONE DEI COMPORTAMENTI SUICIDARI DAL FENOMENO ALLE DINAMICHE DELL’EMERGENZA per l’A.A. 2024/2025 presso la Scuola Superiore per Mediatori Linguistici CIELS di Padova.

Il corso, strutturato in modo da essere fruibile da molteplici figure professionali, è destinato a coloro che intendono approfondire lo studio, la gestione e la prevenzione del comportamento suicidario. Possono iscriversi al corso coloro che sono in possesso di diploma di scuola media superiore/Esame di Stato di scuola secondaria di secondo grado.
Il corso prevede l’acquisizione di 45 ECM.
30 ore del corso sono state accreditate con 45 crediti ECM per tutti i profili sanitari operanti in Veneto e per gli Assistenti sociali del CROAS Veneto.
Non c’è un costo aggiuntivo per i corsisti ECM, ma sono tenuti al 100% della frequenza delle lezioni ai fini dell’accesso alla prova finale e all’ottenimento dei crediti e dell’attestato.

Per iscriversi al corso è necessario compilare il form online e seguire la procedura, qui:

Form di iscrizione al Corso di Perfezionamento Suicidologia – ONLINE

Per il regolamento, il funzionamento e altre informazioni, leggi il bando del corso:

Bando del Corso di Perfezionamento Suicidologia

PER INFORMAZIONI:
Dott.ssa Chiara Menorello
Ufficio Master, Corsi di Alta Formazione e Perfezionamento Professionale
altaformazione@ciels.it
tel. 049 774152 – int. 3


Area di riferimento
Sanitaria

Durata
Febbraio-giugno 2025

Anno Accademico
2024/2025

Crediti formativi
6 Crediti Formativi.
45 crediti ECM su espressa richiesta.

Lingua
Italiano

Scadenze
Scadenza iscrizione: 03 febbraio 2025

Per informazioni (didattica, prove di selezione, calendario, …)
Ufficio Master, Corsi di Alta Formazione e Perfezionamento
Professionale
SSML CIELS Via Venier 200 – 35127 Padova
altaformazione@ciels.it
tel. 049 774152 – int. 3

Quota di iscrizione
376€ (360€ quota di iscrizione + € 16,00 di imposta di bollo).
Successivamente, con la richiesta di accesso alla prova finale di accertamento delle competenze acquisite, sarà necessario versare la quota di € 16,00 di imposta di bollo da applicare sul diploma finale (marca da bollo assolta virtualmente dall’università).

Posti disponibili
Minimo 15

Competenze acquisite
Il corso si pone l’obiettivo di offrire competenze in merito alla gestione e comprensione dei comportamenti suicidari, spaziando dai fondamenti del fenomeno alle specifiche dinamiche legate all’emergenza.

Obiettivi
Gli obiettivi generali sono i seguenti:

  • comprendere i fondamenti del fenomeno suicidario: gli iscritti verranno introdotti al tema attraverso una panoramica generale del fenomeno suicidario, esplorando l’importanza delle interconnessioni sociali nell’identità individuale e collettiva, approfondendo il rapporto dell’essere umano con il suicidio e acquisendo competenze per il riconoscimento delle situazioni a rischio;
  • analizzare le dinamiche e i contesti in cui il suicidio si manifesta: questo modulo approfondirà le particolari circostanze e ambienti in cui il suicidio può emergere, come nei contesti relazionali, in quelli carcerari e tra le forze dell’ordine. Gli iscritti acquisiranno una maggiore consapevolezza delle sfaccettature e delle complessità legate a queste situazioni;
  • conseguire conoscenze specifiche della gestione dell’emergenza: il focus, in questo modulo, sarà dedicato all’intervento in situazioni di crisi, con un’attenzione particolare alle tematiche dell’adolescenza e all’importanza dei servizi di supporto, come i trattamenti extra ospedalieri e ospedalieri e i servizi telefonici di emergenza;
  • comprendere le dinamiche post-suicidio e il ruolo dei sopravvissuti: in questo modulo si sottolineerà l’importanza delle attività di supporto successive al suicidio o ai tentativi di suicidio, le fasi dell’elaborazione del lutto e il ruolo dei contesti aggregativi e associativi strutturati. Si considera rilevante lo spazio dedicato alle testimonianze dirette dei survivor, ovvero coloro che hanno vissuto l’esperienza dolorosa della sopravvivenza alla prematura morte di una persona cara;
  • offrire conoscenze riguardo agli effetti della comunicazione di massa sul fenomeno suicidario e all’efficacia delle strategie di contrasto e prevenzione: alcuni effetti indesiderati, come quello del contagio – c.d. effetto Werther – possono essere prevenuti attraverso la corretta comunicazione di eventi suicidari. Saranno approfondite le linee guida per un’adeguata diffusione delle notizie, nonché le misure di prevenzione/intervento generali e le maggiori tecniche di negoziazione. Infine, il corso si chiuderà evidenziando i principali “Key points&”, dagli esami finali e da una sessione conclusiva.

Comitato scientifico

  • Simone Borile
    Giudice Esperto Tribunale di Sorveglianza di Venezia. Direttore della Scuola Superiore Universitaria per Mediatori Linguistici CIELS di Padova è anche docente del corso di Elementi di omicidiologia e condotte aggressive presso le sedi CIELS di Padova, Brescia e Bologna. PHD in Human Sciences for Conflict and Crisis Management e formazione specialistica in Antropologia per la Sicurezza e Difesa Sociale e Criminologia per l’Investigazione e la Sicurezza.
  • Marta Giuliani
    Psicologa, Psicoterapeuta e Sessuologa Clinica. Docente a contratto di “Psicologia e Psicopatologia del Comportamento Sessuale in Adolescenza” presso l’Università Niccolò Cusano. Coordinatrice Scientifica di un Master di AltaFormazione in Psico-Sessuologia. Consigliera Ordine degli Psicologi del Lazio presso cui coordina il Gruppo di Lavoro Psicologia e Sessualità. Consigliera di Indirizzo Generale dell’ENPAP. Socia Fondatrice della Società Italiana di Sessuologia e Psicologia.
  • Cristian Romaniello
    Già Parlamentare della Repubblica italiana della XVIII legislatura, psicologo e giornalista, ha un Dottorato di ricerca in Psicologia, Neuroscienze e Statistica in corso presso l’Università degli Studi di Pavia. È socio fondatore e membro del Consiglio direttivo del Comitato di scopo per la prevenzione dei comportamenti suicidari.

Docenti

I docenti sono esperti o professori di ambito giuridico, psicologico, psichiatrico, socio-pedagogico, sociologico e medico.

Organizzazione

  • Modalità erogazione: online su piattaforma ZOOM.
  • Frequenza obbligatoria: 75% – 100% corsisti ECM.
  • Tipologia didattica: lezioni; prova finale orale.
  • Prova finale: discussione orale

Data inizio attività
Febbraio 2025.

Programma
Il corso si struttura in 4/5 moduli per un totale di 30/36 ore.

Contenuti

LEZIONI DOCENTE ORARIO MODULO MODALITÀ  DATA
Intro al corso e inquadramento del fenomeno

Dopo una prima presentazione del corso, dei moduli che lo compongono e del percorso formativo immaginato, verranno analizzate le varie figure professionali e gli ambiti di intervento che caratterizzano il lavoro sul fenomeno suicidario. Dopo aver acquisito la capacità di distinguere con competenza il significato dei termini di suicidio, ideazione suicidaria, tentato suicidio, autolesionismo e comportamento suicidario, saranno presentate le più esaustive classificazioni del fenomeno presenti in letteratura e nel sistema sanitario internazionale, con una presentazione del lavoro di Emilè Durkheim.

17:00-19:00 I fondamenti del fenomeno suicidario ONLINE
L’essere umano in relazione al suicidio

A partire dai dati italiani e mondiali sul fenomeno suicidario, verrà analizzata l’evoluzione della visione del suicidio nel tempo, a partire dalle società antiche fino ad arrivare ai padre della suicidologia moderna. Il suicidio è un fenomeno sociale che può essere analizzato e compreso all’interno di contesto storico e culturale, in cui la “crisi” rappresenta una condizione predisponente non solo della fragilità del sé ma anche del sistema di riferimento dell’individuo. Il sé è in costante condivisione con gli altri, tra mondo esterno e mondo interno. Il suicidio può davvero essere considerato una libera scelta personale?

17:00-19:00 I fondamenti del fenomeno suicidario

M-PSI/08

 

Approccio clinico, gestione e riconoscimento

Questa lezione “Approccio clinico, gestione e riconoscimento del fenomeno suicidario” offrirà una panoramica approfondita sui molteplici aspetti del comportamento suicidario, compresi il suicidio compiuto, il tentato suicidio e l’ideazione suicidaria. Attraverso un’analisi basata su studi e ricerche, verranno esaminati i fattori di rischio e i segnali di pericolo associati al suicidio, con particolare attenzione alla presenza di patologie psichiatriche, all’abuso di sostanze, agli eventi traumatici e all’accesso a mezzi letali. La lezione approfondirà inoltre il ruolo dell’impulsività nel comportamento suicidario e le differenze tra suicidi pianificati e impulsivi. Verranno fornite linee guida per la valutazione del rischio suicidario e la gestione clinica dei pazienti a rischio, sottolineando l’importanza dell’ascolto e dell’assistenza specialistica. Una collaborazione attiva tra il paziente e il professionista della salute mentale è infatti fondamentale per identificare i fattori scatenanti della pianificazione suicidaria e sviluppare piani di intervento personalizzati per ridurre il rischio suicidario e promuovere il benessere a lungo termine del paziente. Questo approccio mira a stabilire una rete di supporto solida e continua, garantendo un efficace affronto delle crisi suicidarie e una migliore gestione del rischio.

17:00-19:00 I fondamenti del fenomeno suicidario

M-PSI/08

ONLINE
Neuropsichiatria infantile, intervento e trattamento ospedaliero

L’Organizzazione Mondiale della Sanità afferma che non c’è benessere senza benessere mentale e, allo stesso tempo, che circa il 20% dei ragazzi presenta un disturbo psichico e ha bisogno di un supporto specialistico. Allo stesso modo, il suicidio è la seconda causa di morte nella fascia d’età compresa tra i 10 e i 14 anni. Ancora, i dati Unicef ci dicono che 46.000 adolescenti si suicidano ogni anno, uno ogni undici minuti. Lo scopo della lezione è descrivere accuratamente la fenomenologia del suicidio, i fattori di rischio, i predittori psicopatologici ma anche i fattori di protezione. Sarà dato spazio ai Disturbi dell’Umore e all’autolesionismo in adolescenza. Infine, sarà affrontato il tema degli interventi farmacologici e non in neuropsichiatria dell’età evolutiva.

17:00-19:00 Dinamiche e contesti del fenomeno suicidario:

casistica suicidaria

M-PSI/08

Io, tu, noi. Le interconnessioni sociali del fenomeno suicidario

Durante la lezione, partendo anche dalla visione di un filmato, si porrà il focus sul rapporto tra l’Io fragile e il contesto sfavorevole, analizzando le situazioni in cui queste condizioni possono rappresentare un importante fattore di rischio per il comportamento suicidario. Ogni rapporto fondato sulla reciprocità è governato da alcune leggi (es. il riconoscimento reciproco, la sintonizzazione, etc) la cui assenza mette l’individuo in una condizione di distanza relazionale con il mondo esterno che non viene più percepito come in grado di rispondere ai bisogni primari, sociali e di realizzazione del sé. La capacità di analizzare i contesti risulta cruciale per ogni forma di intervento primario e secondario.

17:00-19:00 Dinamiche e contesti del fenomeno suicidario:

casistica suicidaria

M-PSI/08

ONLINE
Suicidio negli anziani e nei loro caregiver

Il suicidio negli anziani rappresenta un problema complesso e urgente per la salute pubblica, con implicazioni significative per i caregiver e i sopravvissuti. Questa lezione si concentra sull’importanza di comprendere le dinamiche post-suicidio e il ruolo cruciale dei familiari, amici e persone significative nel processo di guarigione. Attraverso letteratura scientifica più recente, si evidenzia l’importanza di affrontare il lutto per suicidio in modo empatico e comprensivo, riconoscendo la complessità emotiva e psicologica che coinvolge i survivor, ossia coloro che affrontano il senso di colpa e l’esperienza dolorosa della sopravvivenza alla morte di una persona cara per suicidio. Inoltre, si analizzano i fattori di rischio e di protezione che influenzano il rischio di suicidio negli anziani e le relative strategie di prevenzione, evidenziando l’importanza del supporto sociale e dell’accesso alle cure. Tuttavia, i caregiver sono anche esposti a rischi fisici e psicologici, come il burnout e la ridotta salute mentali, noti come “carico” (o burden) del caregiver. Si discute la necessità di creare uno spazio sicuro per l’espressione emotiva, affrontare il senso di colpa e supportare il processo di elaborazione del lutto in tutte le sue fasi, evidenziando così l’importanza di prevenire il rischio di suicidio tra i caregiver stessi. Comprendere le esperienze e i bisogni specifici dei sopravvissuti al suicidio è fondamentale per sviluppare interventi mirati e servizi di supporto adeguati, al fine di ridurre il rischio di suicidio negli anziani e promuovere la guarigione emotiva e psicologica dei caregiver e dei sopravvissuti.

17:00-19:00 Dinamiche e contesti del fenomeno suicidario:

casistica suicidaria

M-PSI/08

Il suicidio nelle forze dell’ordine

Il suicidio è senz’altro la risultante di molti fattori (genetici, biologici, individuali e ambientali) e, come indicato anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, la malattia psichiatrica non è l’unico fattore di rischio. Dobbiamo considerare come altri potenziali fattori anche quelli sociali, economici e relazionali del soggetto. Nello specifico ciì occuperemo di suicidio delle Forze dell’Ordine, categoria che secondo studi recenti corre rischio più elevato rispetto ad altre professioni. Si cercherà laddove possibile di analizzarne le cause, ricordando che la depressione colpisce 5 volte maggiormente questi operatori rispetto alla popolazione. Verranno poi analizzate le procedure e le strategie di prevenzione che ad oggi la Polizia di Stato mette in campo. Si affronterà lo stigma della vergogna nel riconoscere le proprie fragilità, gli stereotipi legati al fenomeno. Analizzeremo inoltre le stime fornite, i fattori concomitanti. Il lavoro si concluderà con la decodifica della metodologia utilizzata allo stato odierno in PS, attraverso l’uso dell’autopsia psicologica, il Peer Support e l’EMDR.

17:00-19:00 Dinamiche e contesti del fenomeno suicidario:

casistica suicidaria

M-PSI/08

ONLINE
Il suicidio in carcere

Che cosa vuol dire curare la follia all’interno di un sistema come il carcere? Come impatta la psicopatologia sull’effettivo rischio di suicidio del paziente-detenuto? Per comprendere il suicidio nelle carceri è necessaria un’introduzione alle logiche dell’istituzione totale penitenziaria, luogo complesso all’interno del quale l’équipe sanitaria ha la funzione di prendersi cura della salute mentale, e quindi anche dei rischi ad essa correlati in questo specifico contesto. Su tutti il rischio suicidario, affrontato qui dal punto di vista della psicologica clinica. Quali metodologie di presa in carico possono aiutare l’équipe a intervenire per ridurre il rischio di suicidio? Come si può gestire, nel pratico della realtà detentiva, un caso ad “alto rischio”? Per fare ciò occorrono sia esperienza sul campo sia strumenti e tecniche di intervento, come test e scale di valutazione in grado di supportare i professionisti nel differenziare casi di bassa, media o elevata suicidalità.

17:00-19:00 Dinamiche e contesti del fenomeno suicidario:

casistica suicidaria

M-PSI/08

Il suicidio d’amore

Quando si assiste ad un’idealizzazione primitiva del rapporto d’amore si può sviluppare un intenso attaccamento caratterizzato dalla tendenza ad improvvise e radicali reazioni di delusione. In questi casi le richieste di soddisfazione dei propri bisogni interni invadono la relazione con l’Altro, e qualsiasi rifiuto (reale o percepito) si trasforma in un evento traumatico abbandonico, il dolore non progredisce nelle successive fasi del lutto e si cristallizza, legando all’altro ogni possibilità di soddisfazione e rinascita. In tale condizione, accanto ad un vuoto esterno, dato dall’assenza reale dell’Altro, la persona sperimenta dunque un vuoto interno incolmabile. Verrà poi posto un focus specifico sulle nuove dinamiche relazionali legate al mondo digitale, che per alcune sue caratteristiche alimenta e rafforza alcune variabili di rischio.

17:00-19:00 Dinamiche e contesti del fenomeno suicidario: casistica suicidaria

M-PSI/08

ONLINE
Linee guida comunicative

Il suicidio è un fenomeno estremamente complesso anche dal punto di vista comunicativo, al punto che tale aspetto è stato frutto di numerosi approfondimenti negli ultimi decenni. Uno degli effetti più noti è conosciuto con il nome di “Effetto Werther”. Una corretta divulgazione delle informazioni e la sensibilizzazione sono elementi fondamentali per il successo delle azioni di prevenzione del suicidio. Verranno dunque presentate le linee guida per una corretta informazione, focalizzandosi su alcuni punti centrali quali: fornire informazioni accurate su dove cercare aiuto, non diffondere miti o elementi tecnici legati alle modalità di suicidio, evitare un linguaggio che sensazionalizza o normalizza tale comportamento.

17:00-19:00 Gestione dell’emergenza nei soggetti adolescenziali

M-MED/45

Suicidio in contesti di eventi critici 17:00-19:00 Dinamiche e contesti del fenomeno suicidario:

casistica suicidaria

M-PSI/08

ONLINE
Adolescenza, intervento e trattamento extra ospedaliero 17:00-19:00 Gestione dell’emergenza nei soggetti adolescenziali

M-MED/45

Postvention e lutto

È cosa nota che l’impatto sociale e psicologico di un suicidio sulla famiglia e sulla comunità è incalcolabile. Mediamente un solo suicidio colpirà emotivamente e in maniera profonda almeno sei altre persone. Se esso si verifica in una scuola, in un posto di lavoro o presso un Servizio di Salute Mentale, avrà un simile impatto su decine di persone. Perdere una persona cara consegna chi rimane ad un abisso di solitudine. Perderla per suicidio consegna i sopravvissuti all’abisso più profondo: quello in cui – con un taglio unilaterale, violento, netto e irreparabile – fa morire non solo la persona amata ma anche una parte cardinale del noi e di tutto quello che erano stati insieme a lei. Il lutto per suicidio non è uguale a nessun altro tipo di lutto. Questo lutto è interamente pervaso da numerosi sensi di colpa e da sentimenti di vergogna, genera una serie di interrogativi che squalificano gran parte di tutto ciò che i sopravvissuti hanno fatto nella loro esistenza. La lezione sul Postvention e Survivor verterà principalmente ad analizzare i vissuti psicologici dei sopravvissuti al suicidio di un proprio caro o di un proprio paziente, come coniugare le ragioni della mente e della tecnica con quelle dell’anima e del cuore. Ancora, come affrontare i numerosi perché che si pongono i sopravvissuti, come continuare a sentirsi vivi, come riappropriarsi del coraggio, della fantasia, della creatività e come ridare un senso alla propria esistenza.

17:00-19:00 Postvention e Survivor

SPS/12

ONLINE
 

Punti di forza dell’Associazionismo strutturato

Il suicidio è oggigiorno tra le prime tre cause di morte per gli individui di età compresa tra i 15 e i 44 anni, in entrambi i sessi. Il tasso suicidario in genere aumenta con l’aumentare dell’età e di fatto è la seconda causa di morte tra i giovanissimi. L’OMS stabilisce come obiettivo fissato al 2030 la riduzione di un terzo dei tassi suicidari a livello mondiale. Invita altresì ogni nazione a dotarsi di un piano di prevenzione nazionale per il suicidio, che tuttavia è patrimonio attualmente ancora di pochi paesi. Ma quali sarebbero gli elementi da prendere in considerazione in un efficace progetto di prevenzione? È opportuno ricordare che il suicidio è un fenomeno complesso, a genesi multi fattoriale, e come tale va affrontato, seguendo un’ottica multidimensionale. Considerarlo esclusivamente un sinonimo di disturbo mentale rischia di portare fuori strada ogni sforzo preventivo, riducendone l’efficacia. Alla luce di questa premessa, si andranno ad approfondire le strategie di prevenzione del suicidio analizzando alcune esperienze territoriali che lavorano in una prospettiva diversificata e policentrica.

17:00-19:00 Postvention e Survivor

SPS/12

 

Supporto e gestione del servizio telefonico

Il Numero Verde 800334343 per la Prevenzione dei suicidi è istituito nella Regione Veneto nel 2012, in seguito alla crisi economica, che ha visto numerosi suicidi di imprenditori. Nel 2016 la Crisi delle due Banche Venete ha generato una crisi comunitaria, sempre in Veneto, con un trauma collettivo che ha creato problematiche psicologiche scaturite dalla perdita di risparmi di cittadini ignari. L’equipe degli Psicologi del servizio Regionale ha lavorato con loro, affiancandoli in percorsi di ri-abilitazione. Nel 2020 la pandemia lo ha strutturato il Servizio per ‘le emergenze comunitarie’. L’equipe lavora adottando, fin dalla prima telefonata, una ‘scala di valutazione del rischio suicidario’. Tramite l’utilizzo e l’applicazione di questa scala lo Psicologo, l’operatore al telefono, riesce ad identificare il grado di rischio suicidario. Il colloquio telefonico è strumento utile, ma è il più difficoltoso da gestire, proprio perché mancano i presupposti visivi e relazionali di un colloquio de visu. Per questo motivo, chi gestisce colloqui telefonici deve essere formato e possedere strumenti validi, specie per l’identificazione del rischio suicidario.

17:00-19:00 Gestione dell’emergenza nei soggetti adolescenziali

M-MED/45

ONLINE
Testimonianza dei survivor 17:00-19:00 Postvention e Survivor

SPS/12

Strategia nazionale per la prevenzione del suicidio

L’analisi delle strategie nazionali di prevenzione del suicidio assume una rilevanza critica, poiché offre la possibilità di valutare l’efficacia di approcci diversificati e basati su politiche pubbliche nel ridurre i tassi di suicidio. Dopo una breve presentazione delle maggiori strategie relative ai Paesi esteri ed europei, verrà posta l’attenzione sulla situazione italiana e sul testo approvato all’unanimità alla Camera dei Deputati nel 2022 che impegna il Governo a riconoscere il suicidio ed i fenomeni ad esso connessi come gravi problemi di salute pubblica e ad adottare iniziative di competenza volte alla prevenzione, monitoraggio, intervento e sensibilizzazione sul tema.

17:00-19:00 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

SPS/08

ONLINE
Tecniche di negoziazione nei contesti critici: rapporto omicidiologia e suicidologia

Il modulo didattico intende introdurre il discente nel riconoscimento binomico omicidio – suicidio attraverso un approccio multidisciplinare che sia in grado di analizzare le dinamiche socio – contestuali, gli aspetti cognitivi ed eventuali psicopatologie presenti. Si procederà con l’individuazione dei fattori predisponenti e degli elementi scatenanti che conducono all’attuazione del pensiero omicidiario per poi dedurre i processi susseguenti che conducono nella formalizzazione dell’ideazione suicidaria.

17:00-19:00 Sociologia dei processi culturali e comunicativi
Prova finale
TOTALE ORE 36
TOTALE CREDITI 6