Valorizzare il patrimonio culturale: non solo studiarlo, ma viverlo

La valorizzazione del patrimonio culturale si fonda sulla teoria, ma si realizza nel vivere attivamente il territorio, in primis, quello che ci circonda.
Comprendere come valorizzare davvero il patrimonio e i beni culturali richiede molto più di una conoscenza teorica.
Significa dialogare con il territorio, camminarci dentro, respirarlo, ascoltarlo, interpretarlo.
E se lo sguardo va sempre oltre i propri confini è importante invece partire da ciò che incontriamo ogni giorno, dando credito al territorio locale, con le sue imperfezioni e i suoi punti luce.
VIVERE IL TERRITORIO, SCOPRENDO I LUOGHI LOCALI
La lezione outdoor organizzata dal professor Cristian Gatti – per gli studenti del corso di Management, Programmazione e Valorizzazione delle Risorse presente nel corso di Management Turistico e Commercio Internazionale – ha avuto come obiettivo proprio quello di scoprire i luoghi che ci circondano approfondendoli, in questo caso a Brescia.
L’itinerario ha toccato alcuni tra i luoghi più rappresentativi della città: Piazza della Loggia, simbolo civico e architettonico del centro; i resti della Brescia romana, testimonianza viva del passato imperiale; il suggestivo Piazzale Arnaldo, i Giardini del Castello e i teatri storici, da sempre luoghi di cultura, incontro e identità.
In questo modo, tutti i luoghi, che abituati a vederli tutti i giorni solitamente lasciamo nello sfondo della quotidianità, vengono letti con la lente nuova della valorizzazione consapevole.
SGUARDO CRITICO E PROGETTUALITÀ
Percorrere questi spazi con sguardo critico e progettuale permette infatti agli studenti di comprendere come ogni monumento possa diventare una risorsa strategica per il territorio, se valorizzato in modo cosciente, sostenibile e integrato.
Ed è questo lo spirito di un percorso come quello in Management Turistico: non solo imparare a gestire, ma valorizzare il patrimonio culturale trasformandolo in un’esperienza condivisa.
Questo approccio richiede competenze in comunicazione, progettazione e business, oltre che impegno nelle lingue straniere, indispensabili per aprire il territorio al mondo, dialogare per la formazione di connessioni internazionali e costruire reti di valore tra partner pubblici e privati..
Il patrimonio culturale, artistico, enogastronomico si trasforma così in una risorsa strategica, capace di generare valore per il territorio e per chi lo vive.
Non si tratta solo di promuovere luoghi e monumenti, ma di costruire esperienze, connessioni e visioni sostenibili, attraverso una progettazione consapevole e mirata.